Come il cervello riconosce l’influenza e induce il riposo nel corpo umano

influenza,il cervello ci aiuta a combatterla

La recente scoperta dei neuroni sensoriali della gola nei topi ha rivelato il loro ruolo nella rilevazione dell’infezione influenzale e nella trasmissione delle informazioni al cervello per indurre il riposo. Questo processo conduce alla riduzione del movimento, dell’appetito e della sete, sintomi che rappresentano la risposta del corpo per combattere l’infezione.

Gli autori dello studio suggeriscono che neuroni simili potrebbero svolgere un ruolo simile nella rilevazione di altre infezioni e nella trasmissione delle informazioni al cervello. La scoperta ha implicazioni significative per la comprensione del comportamento di malattia e della risposta del corpo alle infezioni, rappresentando un cambiamento di paradigma nella comprensione del ruolo dei neuroni sensoriali nella risposta del corpo alle infezioni.

La sorveglianza immunitaria del cervello

Come il sistema nervoso rileva e risponde alle infezioni

La ricerca ha portato alla scoperta del ruolo dei neuroni sensoriali della gola nel riconoscimento dell’infezione influenzale e nella trasmissione delle informazioni al cervello per indurre il riposo. Prima di questa scoperta, si credeva che le molecole messaggere provenienti dal sito dell’infezione si diffondessero attraverso il flusso sanguigno fino al cervello per attivare le regioni cerebrali coinvolte nel comportamento di malattia.

In precedenza si credeva che le molecole messaggere prodotte dai tessuti infetti, come le prostaglandine, attivassero direttamente le regioni cerebrali coinvolte nel comportamento di malattia. Tuttavia, la nuova ricerca ha dimostrato che i neuroni sensoriali nella gola sono responsabili del rilevamento delle infezioni influenzali e della trasmissione di queste informazioni al cervello. Ciò ha portato ad una nuova comprensione del ruolo del sistema nervoso nella sorveglianza immunitaria del corpo.

Come il cervello rileva l’infezione influenzale attraverso i recettori delle prostaglandine

Prima di questa ricerca, gli scienziati credevano che le sostanze chimiche prodotte nei tessuti infetti si diffondessero nel flusso sanguigno e attivassero direttamente le regioni del cervello responsabili dei comportamenti di malattia. Tuttavia, gli autori dello studio hanno dimostrato che il cervello rileva le infezioni attraverso neuroni specifici contenenti il recettore EP3 situato nel collo del topo, che rilevano le prostaglandine prodotte dalle cellule immunitarie presenti nelle tonsille e trasmettono il segnale al cervello attraverso una “autostrada dedicata al cervello”.

Questo rappresenta un cambiamento di paradigma nella comprensione del comportamento di malattia e del ruolo dei neuroni sensoriali nella risposta del corpo alle infezioni.

I risultati hanno dimostrato che lo specifico recettore EP3 è responsabile dei comportamenti di malattia associati all’influenza. Infatti, quando i ricercatori hanno eliminato i recettori EP3 dal cervello dei topi infettati con il virus dell’influenza, i topi hanno comunque manifestato i comportamenti di malattia. Questa scoperta rappresenta un cambiamento di paradigma nel modo in cui gli scienziati pensano al comportamento di malattia, come affermato dal biologo sensoriale della Columbia University, Ishmail Abdus-Saboor.

Una corsia dedicata al cervello

La scoperta di un sistema neurale dedicato alla segnalazione delle infezioni rappresenta un importante cambiamento di paradigma nella comprensione di come il cervello reagisce alle malattie. I neuroni trovati nei topi che rilevano le infezioni influenzali nella gola sono in grado di fornire al cervello informazioni precise sulla posizione dell’infezione. Questi risultati suggeriscono che potrebbero esistere ulteriori percorsi neurali dedicati a rilevare altre infezioni, aprendo la strada a nuove ricerche sull’interazione tra sistema immunitario e sistema nervoso, e potrebbero portare allo sviluppo di nuove terapie per la gestione dei sintomi associati alle infezioni.

La ricerca ha rivelato un paradosso interessante: bloccando i comportamenti di malattia, come l’avversione al cibo, i topi hanno avuto meno probabilità di morire di influenza, suggerendo che il comportamento di malattia non è un processo casuale ma un adattamento strategico del corpo all’infezione. La connessione tra i neuroni delle tonsille e il comportamento di malattia rappresenta solo una parte della complessa rete di segnalazione neurale che guida la risposta del corpo all’infezione influenzale. Quando il virus si sposta nel tratto respiratorio inferiore, un altro percorso neurale prende il controllo dei comportamenti di malattia. I ricercatori sperano di identificare e comprendere meglio questi percorsi neurali per trovare modi per bloccare la malattia o mitigarne i sintomi.

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